Musei Castello Sforzesco, Milano

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Allestimento dei musei civici del Castello Sforzesco, Milano I
2004 I
Committente: Comune di Milano I
Progetto preliminare I
Concorso internazionale di architettura ad inviti: progetto finalista I
In collaborazione con: Atelier Podrecca (capogruppo), Studio Zordan, ARAssociati, Milanoprogetti SpA (impianti), Leftloft srl (comunicazione) I
Slp: museo archeologico sezione preistorica 264 mq; museo egizio 368 mq; area mostre temporanee grafiche Bertarelli 208 mq; area mostre temporanee del gabinetto dei disegni 160 mq; area mostre temporanee Biblioteca Trivulziana 367 mq; Pinacoteca 1710 mq; museo di arti decorative sezione museo degli strumenti musicali 1410 mq; museo di arti decorative sezione sala esposizione tessili, moda e costume e archivio 182 mq; museo di arti decorative sezione arazzi Trivulzio 470 mq; museo degli ambienti 1072 mq; sala mostre Dossier 228 mq; museo di arti decorative sezione museo delle maioliche e porcellane 1423 mq; museo di arti decorative sezione museo-archivio della moda 655 mq; sala della storia del castello 395 mq I
Importo presunto delle opere: 20.000.000,00 € I
Setup of the municipal museums in Sforza Castle, Milan I 
2004 I 
Client: Municipality of Milan 
Progetto preliminare 
In collaboration with: Atelier Podrecca (head of the group), Studio Zordan, ARAssociati, Milanoprogetti SpA (M&E systems), Leftloft srl (communication) I
Gross surface area: archaeological museum prehistoric section 264 sqm; Egyptian museum 368 sqm; temporary graphics exhibitions Bertarelli 208 sqm; temporary exhibition area of the drawings cabinet 160 sqm; temporary exhibition area Trivulziana Library 367 sqm; picture gallery 1710 sqm; decorative arts museum musical instruments museum section 1410 sqm; decorative arts museum exhibition hall of textiles, fashion, and costumes/customs and archive section 182 sqm; decorative arts museum tapestry section Trivulzio 470 sqm; environment museum 1072 sqm; exhibition hall Dossier 228 sqm; decorative arts museum majolica and porcelain museum section 1423 sqm; decorative arts museum fashion museum-archive section 655 sqm; castle history hall 395 sqm I
Estimated cost of works: 20.000.000,00 € I

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Nel 1999 Il Comune di Milano decide di avviare un piano di rilancio del Castello Sforzesco partendo dalla valorizzazione e dall’aggiornamento espositivo delle importanti e spesso ignorate collezioni in esso presenti. I dodici musei – tra cui il più ricco e rilevante museo di Arti decorative italiane – e le due raccolte civiche ospitati negli spazi del Castello Sforzesco divengono così nel 2004 oggetto di analisi attraverso un concorso internazionale a inviti rivolto a sette raggruppamenti di progettazione selezionati su base curriculare. La soluzione proposta si basa su alcuni criteri cardine intorno ai quali avviare per lotti un piano integrale di riqualificazione dell’intero edificio: un progetto illuminotecnico (una “filosofia della luce”) che con discrezione, esalti gli oggetti esposti andando progressivamente a sostituire il sistema esistente tecnologicamente obsoleto; eliminazione delle superfetazioni presenti, dovute ad adeguamenti di natura tecnica o normativa; occasioni di contatto con l’esterno aprendo suggestive viste sulla città e sul parco; salvaguardia filologica degli allestimenti dei BBPR, di Albini e Bob Noorda, aggiornando esclusivamente gli aspetti tecnologici; individuazione di una gerarchia di valori presenti atta a definire la successione degli interventi progettuali; un progetto “liquido”in grado di amalgamare parti tra loro molto diverse e persino dissonanti, operando solo sul rapporto tra spazio, vetrina e oggetti, con le vetrine sospese, per mantenere la continuità del pavimento. Il risultato è un progetto allestitivo, capace di operare tra involucro storico “massivo”, “epico” e un contenuto interno “lirico” dato dal sistema pavimento – parete – soffitto accentuando il rapporto tra contenitore e contenuto.
In 1999 the Municipality of Milan decided to launch a revitalisation plan for Sforza Castle, starting by highlighting and upgrading the display of the important but often neglected collections it holds. An international call for tenders was therefore launched in 2004, inviting seven project groups, selected on the basis of their portfolio, to study the twelve museums – comprising Italy’s richest and most important museum of decorative arts – and the two public collections held in Sforza Castle. Our solution is based on a few pivotal criteria, around which a general revitalisation of the whole building could be undertaken by lots: a lighting-engineering project (a ‘philosophy of light’) that discreetly highlights the exhibits, gradually replacing the existing, technologically obsolete system; removal of unnecessary elements, added because of technical or statutory adjustments; increasing contact with the outdoors, offering evocative views over the town and the park; philological conservation of the setup of BBPR – by Albini and Bob Noorda – by means of strictly technological updates; definition of a priority schedule for the planned works; a ‘smooth’ project that blends differences and even dissonances simply by acting on the relation between space, displays, and exhibits, with suspended show cases to preserve the continuity of the floor. The resulting setup mediates between the ‘massive’, ‘epic’ shell, and the ‘lyrical’ content (the floor-wall-ceiling system), emphasising their relation.

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