LABORATORIO FORMENTINI Milano

Cliente
Privato
Anno
2015
Programma
Cultura
Stato
Realizzato

 

Nella ex Canonica della Chiesa di San Carpoforo in Brera, un laboratorio dell’editoria italiana, con spazi per esposizioni, eventi, incontri e conferenze, gli uffici della redazione del sito BooksinItaly, di Bookcity Milano e dell’Associazione traduttori.

 

Il Laboratorio Formentini per l’Editoria è stato realizzato dalla Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori e promosso dal Ministero degli Affari Esteri, dal MIBACT – Centro  per il Libro e la Lettura, con il sostegno di Fondazione Cariplo, Regione  Lombardia e Comune di Milano, nell’ambito del programma “Copy in Milan”, finalizzato a realizzare spazi, prodotti e strumenti al servizio dell’editoria, per la diffusione del libro e della lettura. Il Laboratorio Formentini intende essere una sorta di “finestra” dell’editoria italiana affacciata sul mondo, e accoglie nei suoi spazi esposizioni, eventi, incontri e conferenze, gli uffici della redazione del sito BooksinItaly, di Bookcity Milano e dell’Associazione traduttori. Il Laboratorio Formentini per l’Editoria, in via Formentini 10, è ospitato nel complesso edilizio della ex Canonica adiacente alla Chiesa di San Carpoforo in Brera, antica chiesa nel centro storico di Milano. Gli spazi, a cui si accede da un androne con antiche volte in mattoni, sono articolati su vari livelli, intorno a due cortili interni, uno dei quali di pertinenza del Laboratorio. Gran parte del complesso edilizio, oggi sottoposto a tutela, risultava purtroppo fortemente manomesso da interventi databili agli anni Sessanta e Settanta che ne avevano completamente alterato gli interni, con l’inserimento di materiali e finiture di scarsa qualità. Inoltre, benché fosse stato abitata e utilizzata con continuità fino a oggi, l’intera struttura versava in uno stato di assoluto degrado, nelle facciate, negli impianti, nelle coperture e negli spazi interni. Il progetto, passato al vaglio della Soprintendenza ai Beni Culturali, ha previsto il restauro delle facciate del cortile interno, il parziale ripristino delle coperture, l’intero rifacimento di tutti gli impianti e di tutte le parti edilizie ammalorate. Gli spazi interni sono stati completamente ripensati, demolendo la stretta scala esistente (databile agli anni Sessanta) e realizzandone una nuova e più ampia, progettata per collegare tra loro tutti i diversi dislivelli esistenti e al contempo di lasciar spazio a un ascensore. La scala, con finitura in ferro grezzo, è pensata come un manufatto autonomo, dalle forme contemporanee, collocato nell’antico edificio: un’architettura nell’architettura che, nel percorso di salita del visitatore verso il salone espositivo al piano primo, suscita una differente percezione degli spazi interni, svelando nuovi e inaspettati punti di vista. Al piano primo vi è un ampio salone attrezzato per esposizioni, eventi e conferenze, caratterizzato dal particolare disegno dei controsoffitti e dalle specifiche soluzioni illuminotecniche ed espositive, atte a garantire la massima flessibilità d’uso. Un lato del salone è interamente occupato da una lunga vetrina illuminata, con mensole e ripiani rimovibili di diversa dimensione e inclinazione, che all’occorrenza può essere chiusa e diventare anch’essa una parete espositiva. La scelta dei colori e delle finiture interne, volutamente neutre come da prescrizioni della Sovrintendenza, con pareti e soffitti di colore bianco e pavimenti uniformi di colore grigio seta, trovano contrappunto nella nitida monumentalità del manufatto della scala, nel particolare disegno dei soffitti e dell’illuminazione, nei colori degli arredi di design. La luce è un elemento caratterizzante degli spazi interni, dove le lampade sono elementi integrati senza soluzione di continuità in soffitti e pareti, da cui fuoriescono o rientrano, alternando tagli ed elementi lineari a forme ricurve e sinuose.

 

CREDITI

Laboratorio Formentini per l’Editoria, Milano I
2015 I
Committente: Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori I
Progetto preliminare, definitiva, esecutiva, direzione lavori e sicurezza I
Crediti fotografici: Andrea Badoni e Alterstudio Partners I