Piazza Marconi, San Giorgio Piacentino

[column width=”200px”]

Riqualificazione della piazza Marconi e spazi limitrofi, San Giorgio Piacentino, Piacenza I
2007 – 2009 I
Committente: Comune di San Giorgio Piacentino I
Progetto preliminare, definitivo, esecutivo, direzione lavori e coordinamento della sicurezza I
Incarico a seguito del Concorso Nazionale di architettura ad inviti: primo premio I
All’interno dell’Ati SGP (TAMassociati e Alterstudio Partners) I
Importo presunto dei lavori: 688.980,14 € I
Upgrading of Marconi Square and adjoining spaces, San Giorgio Piacentino I
2007 – 2009 I
Client: Municipality of San Giorgio Piacentino I
Preliminary, final and executive project, supervision of works and security coordination I
Assignment following national architectural competition: winning project I
As part of the Temporary Association of Companies ATI SGP (TAMassociati e Alterstudio Partners) I
Estimated cost of works: 688.980,14 €
I

[/column] [column width=”430px” margin-left=”10px” padding=” 0 0 0 30px”] [nggallery id=”34″ container_height=”360px”]

Una grande piazza per un piccolo paese della provincia emiliana, lastricata e cinta dalle alberature, ben raccordata con le strade, le piste ciclabili e i percorsi pedonali, scandita da luci, giochi d’acqua e sedute, cadenzata dai diversi cromatismi della pavimentazione e da tappeti erbosi che la attraversano per tutta la sua lunghezza. Una piazza “elastica”, in grado di accogliere tutte le possibili attività che in essa si possano immaginare: un luogo dove incontrasi, attendere, riposare, sostare, fare festa, passeggiare, fare acquisti al mercato, parcheggiare l’automobile, assistere a spettacoli, concerti, manifestazioni. Un progetto di spazio pubblico va letto come progetto di architettura ma anche come progetto di scenario, che si sviluppa in un tempo futuro. Parola chiave è “flessibilità”. Lo spazio è pensato nel suo evolversi: sia nel tempo breve (e ciclico, ad es. la settimana), sia in un tempo lungo (decenni). In entrambi i casi la flessibilità del disegno configura uno spazio dai molti usi: nella settimana è parcheggio, spazio pedonale, piazza del mercato, etc.; nel tempo lungo, a fronte dell’adozione di nuove forme di mobilità e nuove tecnologie, potrà essere molte altre cose, restando però sempre fulcro in cui far convogliare le diverse relazioni della comunità locale. L’idea progettuale che governa il disegno dello spazio è quindi predisporre piazza Marconi ad essere sempre “Piazza Grande”: negli usi e nella percezione comune, oggi come domani. Il laboratorio di progettazione partecipata, da cui il progetto ha preso le mosse, da strumento concorsuale potrà evolvere in strumento operativo di condivisione delle scelte riguardanti la piazza. La piazza stessa sarà così laboratorio di partecipazione, di sviluppo sostenibile, di convivenza democratica.
A large square for a small town in the Emilia Romagna countryside, slabbed and surrounded by trees, well-connected with the streets, cycle paths and pedestrian paths and marked by lights, water features and benches, with different paving colours and lawns running through the square. An ‘elastic’ square, capable of hosting all possible activities one can imagine: a place to meet, wait, rest, relax, party, walk and shop at the market, park the car, and attend performances, concerts and events. A public space project should be read as an architectural project but also as a scenery project which will develop in the future. The keyword is ‘flexibility’. Space is thought of as something which evolves: both in the short-term (cyclical, e.g. during the week) as well as in the long-term (over decades). In both cases, design flexibility configures a multifunctional space: during the week it is a car park, pedestrian area, market square, etc.; in the long-term, with a view to the adoption of new forms of mobility and new technologies, it shall be many other things, while still remaining the heart which unites different local community relations. The project idea behind the design of the space is therefore to organise Piazza Marconi to always be the ‘main square’: in its use and common perception, today and tomorrow. The shared project workshop which started off the project may evolve from tender project to operating tool for the sharing of choices regarding this square. The square itself will thus be a workshop for sharing ideas, for sustainable development and for democratic co-existence.

[/column] [end_columns]