PARCO DI PORTA NUOVA Milano

Cliente
Pubblico
Anno
2004
Programma
Ambiente
Stato
Progetto

Un grande parco urbano nel cuore di Milano con spazi pubblici per lo svago e il tempo libero: giardini, orti urbani, percorsi immersi nel verde, una grande serra, aree per l’arte, per l’incontro e per le associazioni.

 

PARCO PORTA NUOVA Milano 10

Un parco urbano, per ricucire le ferite vecchie e nuove inferte alla città. Spazi pubblici per lo svago e il tempo libero: giardini, orti urbani, percorsi immersi nel verde, una grande serra, spazi per l’arte, per l’incontro e per le associazioni. Un percorso partecipato con i cittadini. Un’occasione di incontro e confronto con un grande architetto, Giancarlo De Carlo. Un processo di costruzione di un progetto. Raccontato, infine, in un libro. L’area di Porta Nuova è uno degli spazi urbani più tormentati di Milano, e tuttavia dei più promettenti: per la sua posizione chiave; la densità di infrastrutture che possiede; le stratificazioni del passato che lo compongono; la variegata composizione sociale, culturale e umana; l’ampio spettro di strutture e figure spaziali. Il progetto dei “Giardini di Porta Nuova” (in realtà un parco urbano di grandi dimensioni) prevede la realizzazione di una “sequenza di paesaggi” in grado di valorizzare le compenetrazioni tra tessuto urbano e la natura, progettata e “costruita” con vegetazione, specchi d’acqua, canali, spazi a cielo aperto commisurati alle necessità di incontro, comunicazione, scambio, di tutti coloro che utilizzeranno i giardini: cittadini, viaggiatori, pendolari. L’idea è quella di creare un parco “molteplice” che cambia nei suoi diversi settori struttura, forma, destinazione, modi e ritmi d’uso, tempi di sviluppo, in funzione dei caratteri e delle situazioni urbane con le quali confina. Il Parco progettato ha infatti cinque “facce” articolate attorno a un nucleo centrale e ciascuna faccia è diversa perché diversa è la parte di città con la quale si confronta. Alcune facce tendono ad avere la fisionomia di parco di quartiere, quando è più probabile la frequentazione e la partecipazione dei cittadini che abitano nelle loro vicinanze; altre invece hanno fisionomie più distaccate, quando si confrontano con zone di attività neutre o istituzionali. Ma ciascuna delle facce risponde a un unico sistema di coerenze organizzative e morfologiche; cosicché i nuovi Giardini, pur essendo al loro interno differenziati, appariranno come un unico tessuto di eventi che concorrono allo stesso (fisico e metafisico) scopo. Nel parco si possono distinguere alcuni fulcri: il terrapieno a gradoni dove sarebbe collocato il Museo della Moda; il bosco (che occupa la vasta zona d’ombra causata da i nuovi edifici del progetto Hines di Cesar Pelli, contribuendo a mitigarne l’impatto); la serra; la grande rampa pedonale; il grande “parterre” di bamboo; il Phytarium; l’area degli orti urbani; il grande “green”.

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CREDITI

Nuovo parco urbano nell’area Garibaldi Repubblica “Giardini di Porta Nuova”, Milano I
2004 I
Committente: Comune di Milano I
Progetto preliminare I
Concorso internazionale di architettura ad inviti: progetto selezionati e secondo premio I
In collaborazione con: Studio Giancarlo De Carlo Associati – capogruppo, Ic99 – architettura, Paolo Pejrone – paesaggio, Mark Francis – paesaggio, Elio Tarulli – urbanistica, Cantieri Isola, Avventura Urbana e ABCittà scrl – partecipazione, Milanoprogetti SpA – impianti, MSC Associati srl – strutture I
Importo presunto dei lavori: 24.000.000,00 € I